mercoledì 4 febbraio 2015

Occhiali nuovi

Ve lo ricordate il povero Vitangelo Moscarda? Basta nulla, un commento sul suo naso, e va in piena crisi di identità. Chi sono? Chi credo di essere? E gli altri? Come mi vedono gli altri? Forse io non sono solo io, ma sono tutte quelle persone che vedono gli altri. Tutte diverse.

Il killer è un primogenito maschio, e come tale, ha il dovere di vedermi bellissima. Almeno per qualche anno ancora. Devo dire che il suo non è proprio uno sguardo disincantato. Osserva, con attenzione. E nota qualsiasi cambiamento, soprattutto quelli in positivo. Ha un animo entusiasta ed esprime con facilità le sue emozioni. Basta che mi metta un vestito o un filo di trucco e i complimenti fioccano.

La PSP è già un osso duro. E' ancora abbastanza piccola, ma temo il giorno in cui comincerà a esprimere le sue opinioni. E' attenta, vigila. Non le sfugge nulla e ha sempre l'orecchio teso. Con me può essere coccolona o ribelle, ma sempre decisa. So che ci sarà un periodo di vita facile, in cui sarò un modello positivo, poi arriverà il giorno che mi vedrà con disincanto e lucidità, con tutti i miei limiti. Alla fine saremo complici, con quella consapevolezza reciproca che tutto vede, ma tutto perdona e ama. Almeno spero.

E il Grinch? Come dite? La bellezza è negli occhi di chi vede? Diciamo che il Grinch non è proprio Hello Spank, con gli occhi a forma di cuoricino ogni volta che mi guarda. Un tempo, parecchi sguardi fa... Insomma, si diverte a trovare somiglianze con i personaggi più improbabili. Proprio ieri sera mi ha paragonata a Mr. T, quello che fa P.E. Baracus nel telefilm A-team. "Ma no, nel senso che ha paura di volare come te...". Va beh. Sorvoliamo. Secondo il mio adorato marito io sono un mix tra questi due personaggi:


Tutto un programma. No comment.


Quello che vedo io nello specchio non ve lo racconto, ma questi sono i miei occhiali nuovi. Belli vero? Era tempo di cambiare. Ci vuole sempre un po' per abituarsi a questi cambiamenti, occhiali, taglio di capelli...lo sguardo incrocia per un istante un estraneo e poi lo riconosce..."ah, sei tu!".

E questa sera? Con i miei occhiali nuovi scenderò nelle segrete del castello, aprirò la porta della stanza più lontana, solleverò il velo, e..."Specchio, servo delle mie brame...".

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